I Domenica D'avvento

27.11.2011 00:00

Il tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità di Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

La Liturgia di oggi ci rimette in uno stato di devota e gioiosa attesa che l’Altissimo “ritorni” per amore della sua eredità. Con il segno della luce vogliamo richiamare il Vegliare che l’attesa implica. Il nostro attendere non è passività ma deve essere un agire e un pensare che provano a trasformare il presente e a cambiare, soprattutto, quelle situazioni di morte e di limite nelle quali possiamo trovarci. La nostra speranza è chiamata ad essere consapevole che oltre ad aspettare noi qualcosa da Dio, Dio spera qualcosa da noi, spera che accettiamo di salvarci.

“Tutti siamo avvizziti”, come questo tronco, per i nostri peccati ma vegliando il Signore riporterà vita alle nostre esistenze.