III Domenica d'Avvento

11.12.2011 09:47

 

Con il segno dei sandali vogliamo sottolineare e far risaltare il sentimento di umiltà che caratterizza Maria e che il Vangelo di oggi ci mostra come tratto peculiare di Giovanni. Solo tale sentimento è capace di fare spazio nel nostro cuore orgoglioso per accogliere l’Altissimo. Giovanni ci dice: << A Lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo>>. È l’espressione della grandezza di un’anima che è consapevole di non essere degna di toccare neanche i piedi, che sono  la parte più sporca per un pellegrino del deserto. Prendiamo consapevolezza dei nostri limiti creaturali e apriamo gli occhi assonnati e  vedremo venire il Pellegrino, per eccellenza, a sporcarsi i piedi nel fango della nostra miseria. È qui che nasce la gioia che ci fa rendere grazie in ogni circostanza, che con Maria ci permetterà di cantare il Magnificat e con Isaia ci lascerà proclamare: << Io gioisco pienamente nel Signore!>>  Umiltà e gioia sono la più vera testimonianza per un cuore che si lascia abitare da Cristo. Solo con Lui vedremo dare vita e piena realizzazione al desiderio di felicità che è in fondo al cuore di ognuno di noi e che avvertiamo sempre cocente e sempre insoddisfatto.