IV Domenica d'Avvento
In questa quarta ed ultima domenica d’Avvento il Signore si rivolge a noi con questa domanda: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?”
Non sarà il re Davide a costruire una casa a Jahve ma è Dio che stipula e stringe alleanza con Davide e la sua dinastia; è Lui che si mantiene fedele alla promessa! Spinti dalle letture di oggi abbiamo pensato come ultimo segno, che ci accompagna in questo cammino di conversione, alla Parola di Dio. È con essa che Dio si è sempre manifestato all’anima credente. Con essa stipula l’alleanza con Davide, fa conoscere il Suo Amore incondizionato per noi, ci fa giungere all’obbedienza della fede, svelandoci il mistero che era avvolto nel silenzio. Al re Davide promette una casa stabile e salda e in Maria, con la Parola, prepara la sua dimora.
È il messaggio salvifico a dare forma alla creta informe del nostro essere e vibrando e risuonando tra le corde sensibili del nostro cuore lo farà ritornare a palpitare per amore. Maria nell’incontro con Dio scopre che l’impossibile diventa possibile facendosi fecondare dalla Parola che chiama alla Vita. Lasciamo che Dio prepari la Sua dimora, lasciamoci plasmare dall’amore e lasciamo docilmente a Dio compiere la Sua opera. Rendendo grazie accogliamo ciò che Lui dice e con Maria osiamo fare offerta di noi stessi: “Avvenga per me secondo la Tua parola”. Come la Vergine di Nazareth, custodendo tutto questo nel cuore, vedremo, con meraviglia, la nostra sterilità fiorire in grembo fecondo.